Il Biologo nutrizionista può autonomamente elaborare diete nei confronti di soggetti sani, al fine di migliorarne il benessere e, previo accertamento delle condizioni fisiopatologiche effettuate dal medico chirurgo, a soggetti in stato patologico.
Per poter rilasciare un programma alimentare mirato, il Biologo nutrizionista esegue una preliminare attività di anamnesi con la quale acquisisce puntuali indicazioni relative alle condizioni di salute tramite lettura delle analisi cliniche, alla eventuale presenza di patologie certificate dal medico ed all’assunzione di eventuali farmaci, alle preferenze espresse dal cliente stesso, allo stile di vita ed alle abitudini alimentari. Quindi elaborazione di schemi nutrizionali personalizzati equilibrati in ottica di prevenzione primaria o secondaria con l’obiettivo che tali piani alimentari realisticamente fattibili possano veramente diventare abitudine di tutti i giorni per sempre.
Nella “Nutrizione degli anni 2000” i percorsi nutrizionali personalizzati dovranno avere come focus primario il miglioramento dello stato di salute e benessere, il dimagrimento diventa un effetto benefico secondario, riavvicinando positivamente le persone al cibo, all’alimento locale-stagionale non trattato chimicamente in ottica di miglioramento della Sostenibilità ambientale.
Altre competenze del Biologo nutrizionista:
- Determinare diete ottimali per collettività
(mense aziendali, gruppi sportivi, etc…) in relazione alla loro composizione ed
alle caratteristiche dei soggetti;
- Determinare diete speciali per particolari
accertate condizioni patologiche in ospedali, nosocomi, etc….;
- Predisporre tabelle dietetiche, verificare e
controllare la qualità nutrizionale dei pasti forniti e fornire consulenza sui
capitolati per i servizi di ristorazione;
- Consigliare integratori alimentari qualora la
dieta non sia sufficiente a soddisfare i fabbisogni energetici e nutrizionali
stabilendone o indicandone anche le modalità di assunzione;
- Progettare e attuare programmi di educazione
alimentare finalizzati alla diffusione delle conoscenze di stili alimentari
corretti attraverso l’impiego di tecniche e strumenti propri dell’informazione
e dell’educazione alimentare;
- Effettuare consulenza dietetico-nutrizionale:
prevenzione, trattamento ambulatoriale, terapia di gruppo per fasce di
popolazione a rischio, rapporti di collaborazione e consulenza con strutture
specialistiche, medici specialisti e di medicina generale;
- Collaborare alle procedure di accreditamento e
di sorveglianza di laboratori e strutture sanitarie, per quanto riguarda la
preparazione, conservazione e
distribuzione degli alimenti;
- Supervisionare ed effettuare controlli di
qualità degli alimenti;
- Collaborare a programmi di formazione e di
assistenza sul piano delle disponibilità alimentari e della nutrizione in aree
depresse e in situazioni di emergenza.
Normativa di riferimento:
Legge 396/67
DPR 328/2001
Legge 3/2018
D. Lgs. 502/1992 e s.m.i.